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Lo scherzo “Vale”!

E’ Carnevale!! Qualcuno ricorda ancora quando in campagna, all’imbrunire del martedì grasso, si accendevano fuochi a fianco di molte case di contadini e il paesaggio assumeva colori e suggestioni fiabeschi.

Se invece si parla di antiche suggestioni culinarie, durante il  Carnevale la “regina gastronomica” incontrastata della nostra tradizione Emiliana era ed è rimasta proprio lei, sua maestà la chiacchiera. Mille varianti la differiscono dalle proprie simili, noi abbiamo optato per quelle sfogliate. Abbiamo scelto quella con il metodo più laborioso, ma soprattutto abbiamo deciso di cuocerla rispettando le origini popolari di questo dolce, cioè friggendole nello strutto. Scelta forte che da carattere al prodotto finito e vuole rimarcare ancora una volta le nostre origini per non dimenticare odori sapori e sensazioni della nostra infanzia.

Abbiamo affiancato al prodotto più elegante come la chiacchiera altri due prodotti: i tradizionali tortelli al forno con marmellata di prugne e i più moderni biscotti a forma di maschera decorati a festa, questo per poter soddisfare tutte le esigenze di grandi e piccini.

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Non è uno Strudel…. non è una Apple Pie!

In  attesa dei prossimi appuntamenti di Febbraio che ci vedranno impegnanti in alcune
realizzazioni legate a San. Valentino e al Carnevale, abbiamo voluto proporre una torta invernale “battezzata” la Trentina. Siamo Partiti creando una base di frolla scura dal vago sentore di miele dato dall’utilizzo dello zucchero moscovado che abbiamo inserito in percentuale nell’impasto. Il ripieno è composto da ben 5 tipi di mele, uva sultanina e pinoli tostati e poi una miscela di spezie che danno il vero carattere alla farcia. Per la chiusura superiore abbiamo optato per un impasto diverso dalla base, uno strato sottile di frolla per creare barriera vapore e non far fuoriuscire gli aromi in cottura e per realizzare un gioco estetico di colori. Anche l’occhio vuole la sua parte!